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Sintesi Forum 13 gennaio 2006

Il 13 Gennaio 2006, presso il Conferens Center Albert Borscette di Brussels, si è tenuto il terzo Forum micotossine riservato a tutti gli Operatori del settore: i cosiddetti “Stakeholders” (portatori di interesse).

Il Dr. Frans Verstraete ( Presidente del Comitato esperti della DG-SANCO, frans.verstaete@cec.eu.int ) ha dato inizio ai lavori relazionando sui limiti proposti nel Regolamento 856/2005 inerenti la concentrazione di Deossinivalenolo, Zearalenone e Fumonisine negli alimenti food a base di cereali.

Ha inoltre preannunciato la pubblicazione di:

  • una Raccomandazione sulle GAP (Good Agricultural Practices) per la riduzione ed il contenimento delle fusarium – tossine nel febbraio 2006;
  • un Regolamento che riunisce e coordina tutte le metodiche di campionamento ed analisi per il controllo ufficiale dei livelli di micotossine (aspetto ora normato da tre diverse direttive); la bozza di Regolamento è stata licenziata dal Comitato permanente il 16/12/2005 e sarà adottato dalla Commissione e pubblicato all’inizio di febbraio 2006;
  • una linea guida alternativa ai metodi ufficiali per il campionamento dei cereali in situazioni particolari (ad esempio silos), prevista per luglio 2006;
  • una Raccomandazione per indicare i valori guida sulla presenza di micotossine nei prodotti destinati all’alimentazione animale di cui gli operatori dovranno tener conto. Nella stessa si chiede agli Stati membri di raccogliere dati sulla presenza di micotossine nei cereali e derivati per l’alimentazione animale. Tali dati verranno utilizzati per l’analisi del rischio e per l’emanazione di future normative;

Di seguito, un rappresentante francese di COPA-COGECA ( Bruno Barrier-Guillot Arvalis, b.barrier@arvalisinstituduvegetal.fr ), ha posto l’attenzione sull’ influenza dei fattori agronomici sulla concentrazione di Deossinivalenolo nel grano e le relative tecniche di prevenzione.

Inoltre ha evidenziato come la situazione del mais sia decisamente più complessa rispetto al frumento: tre sono le micotossine che entrano in gioco (ZEN, DON e Fumonisine) con numerosi fattori di difficile controllo. Ha successivamente descritto la situazione “Mais e Fumonisine” evidenziando che una quota non trascurabile del mais francese supera la soglia dei 2 ppm e che il diverso grado di contaminazione varia in funzione: della zona di coltivazione,  della presenza di insetti (piralide), del momento di raccolta e dello stress idrico.

Nelle conclusioni ha evidenziato come sia necessario ulteriore tempo per :

  • acquisire ulteriori informazioni per meglio conoscere il fenomeno delle micotossine ed aumentare il livello di consapevolezza sulle buone pratiche agricole del settore primario;
  • risolvere la contraddizione fra le buone pratiche agricole per la riduzione di micotossine ed il rispetto della  condizionalità di natura ambientale (non lavorazione, non irrigazione per la competizione con gli usi domestici dell’acqua, ecc) di natura economica (aumento dei costi di essiccazione ecc.);
  • disporre di metodi di campionamento e di analisi rapidi ed affidabili.

Ha inoltre rimarcato l’incongruenza tra il limite fissato per le fumonisine e quello per il DON tenuto conto delle rispettive TDI. (*)

Il documento italiano, redatto dal “Gruppo di Lavoro Micotossine” ( info@aires.info), è stato presentato dal Dr. Marco Aurelio Pasti che dopo aver analizzato la situazione maidicola  italiana con le relative superfici e produzioni ed i vari impieghi, ha presentato un’ analisi economica del comparto industriale allo scopo di poter valutare il danno economico che esso subirebbe se i limiti, individuati nel Reg.to 856/2005, fossero applicati.

 E’ stata poi esaminata la difficoltà nel contenere la contaminazione da Fumonisina nell’ambiente italiano presentando cinque ricerche realizzate nel nord Italia 1995-2004. Sono stati  presentati i  progetti di  prevenzione realizzati durante questi ultimi anni per ridurre lo sviluppo di Fusarium, evidenziando l’influenza che i vari fattori agronomici hanno sul contenuto finale di Fumonisine.

Successivamente è stato illustrato il tasso di abbattimento di Fumonisine ottenibile mediante i processi molitori; in questo ambito è stato messo in rilievo che gli abbattimenti sono variabili in relazione al livello di contaminazione del mais lavorato e ai diagrammi di molitura risultando in una distribuzione non omogenea tra i vari prodotti e sottoprodotti della molitura.

Poi è stata analizzata l’esposizione al rischio fumonisine per la popolazione italiana ed europea, riportando i dati dell’ Istituto Superiore di Sanità ed esposta anche nel documento “Task 3210”, dai quali si evince che nella situazione attuale in assenza di regolamentazione per le fumonisine, la popolazione italiana ed europea è sottoposta ad un rischio molto inferiore a quello stabilito dalla TDI. Questo significa che rimanendo i valori di Fumonisine ai livelli attualmente presenti, i consumatori non sarebbero sottoposti ad alcun rischio rilevante.

 L’intervento si è chiuso con la richiesta di rivedere i limiti massimi di contaminazione da Fumonisine ed i tempi di applicazione degli stessi, col proposito di garantire sia il consumatore che il produttore.

 

L’intervento successivo, a cura di INTERCEREALES COPA-COGECA (Guislaine Véron Delor, marie-Christine.Ribera@copa-cogeca.be), ha analizzato il problema del campionamento dei cereali e dei prodotti derivati. Tale intervento ha evidenziato che i tempi necessari per il campionamento dei cereali e dei sottoprodotti di cereali secondo la metodica ufficiale sono eccessivi, con una ripercussione consistente anche sui relativi costi. Sono stati esposti alcuni studi di prove di campionamento dinamico e statico relativamente alla determinazione della concentrazione di DON, che risulta particolarmente laboriosa per i silos, data l’eterogeneità di distribuzione della tossina al loro interno. Da questi è emerso che non esistono differenze statisticamente significative tra i due tipi di campionamento, relative alla determinazione del DON mentre il campionamento dinamico consente considerevoli risparmi di tempo e costi molto più contenuti. Sulla base di tali risultati è stato programmato uno sviluppo delle ricerche per mettere a confronto i diversi protocolli di campionamenti per le altre tossine, sempre allo scopo di individuare metodiche precise ma meno onerose in termini economici e di tempo. A questo proposito viene evidenziata la necessità di avere uno standard Europeo, basato su metodologie più veloci e di più facile applicabilità. 

 

 Successivamente Euromaisiers (euromaisiers@grainindustry.com) ha presentato i dati di un monitoraggio da loro condotto dal 1999 al 2004 sulla concentrazione di fumonisine in farine di mais di diverse provenienze (europea e argentina) che mettono in risalto:

  • una significativa variazione  annuale, valori molto superiori al limite proposto;
  • il superamento dei limiti proposti dal Reg. 856/2005  da parte di una consistente quantità di campioni di entrambe le provenienze;
  • l’impossibilità di eliminare le micotossine con i processi molitori o di prevederne (con certezza) il grado di abbattimento durante i processi di lavorazione;
  • la certezza che nel regolamento la capacità di ridurre le fumonisine durante i processi di lavorazione sia sovrastimata
  • il pesante impatto economico che si avrebbe se i limiti del Regolamento venissero applicati.

Euromaisier ha indicato come la prevalente provenienza del mais lavorato sia europea (Francia ed Italia) e sudamericana (Brasile ed Argentina) e come tale approvvigionamento sia di fatto obbligato dalla rigidità del mercato europeo riguardo agli OGM. Anche Euromaisier ha sottolineato come la legislazione in itinere non sia supportata da una quantità di dati e da un livello di conoscenza del fenomeno appropriati. Ha quindi  condiviso e sostenuto la necessità di prendere tempo per acquisire ulteriori conoscenze sulla reale capacità / possibilità di intervenire sulla concentrazione di micotossine durante le fasi di lavorazione.

 Euromaisier darà il via ad un “Fumonisin Testing Plan”: campioni di mais verranno analizzati prima e dopo la lavorazione da un laboratorio comune; i campioni riguarderanno partite di mais italiano, francese ed argentino.

 

 L’RHM Tecnology (Dr. C. Hazel) ha presentato un progetto triennale (finanziato dal Dipartimento Agricoltura del Regno Unito) per definire sistemi di riduzione-contenimento di tossine nei vari processi industriali. I prodotti analizzati sono stati principalmente i derivati da cereali ( per snacks, per breakfast, flour, ecc ) ricercando DON, ZEA e Fumonisine. La ricerca ha evidenziato le contenute riduzioni ottenibili dopo le operazione di pulizia e la distribuzioni delle tossine nei vari sottoprodotti. I dati presentati necessitano di ulteriori conferme poiché sono riferiti ad un solo anno.

 

Nell’ultimo intervento l’Agenzia per la sicurezza alimentare austriaca (Richard Öhlinger, richard.oehlinger@ages.at ), ha presentato la situazione nazionale relativamente alle micotossine presenti nei cereali a paglia nelle annate 2004 e 2005 (principalmente frumento tenero) e in alimenti zootecnici. Il relatore ha esposto i dati rilevati da numerosi campionamenti, dai quali emerge che la produzione cerealicola austriaca sostanzialmente rientra per la quasi totalità entro i limiti proposti dal Reg. (CE) 856/2005.

 

Al termine di ciascuna delle relazioni vi è stato un numero limitato di  interventi aventi come argomento una richiesta di precisazione su alcuni dati presentati. Uno degli intervenuti ha sottolineato la necessità di un maggiore coordinamento tra i diversi (e numerosi) gruppi di lavoro che in ambito CEN ed ISO stanno affrontando le problematiche di standardizzazione di metodiche di campionamento, al fine di evitare da un lato la dispersione di energie e di risorse finanziarie e dall’altro l’ottenimento risultati divergenti o non condivisi. L’intervenuto sottolinea come sia il caso di cercare di collegare e riunire le iniziative analoghe.

 

Finite le relazioni e le discussioni il Dr. Frans Verstraete, nel concludere il Forum, ha chiarito che:

  • sono necessari ulteriori sforzi di approfondimento degli aspetti tecnico scientifici del problema Fusariotossine nei cereali (ad es. metodiche di campionamento, presenza di tricoteceni, reale possibilità di controllo durante le fasi di lavorazione ecc.)
  • le problematiche emerse e gli studi condotti saranno posti all’attenzione del Comitato permanente, a cui compete la responsabilità tecnico - scientifica in materia;
  • non è prevedibile, al momento, in che modo il Comitato terrà conto di quanto emerso dal Forum, tenuto conto che in taluni casi le situazioni (economiche) descritte dagli stakeholder possono essere sovrastimate;
  • la DG RICERCA verrà sollecitata a promuovere ulteriori studi sul tema delle micotossine, in particolare sulla messa a punto di analisi rapide [al riguardo Verstraete stesso non ha offerto garanzie, vista la competizione con le richieste di tutte le altre direzioni generali della CE];
  • i limiti di concentrazione non sono ancora stati fissati e la loro entrata in vigore sarà rispettivamente Luglio 2007 ( DON e ZEA ) e Ottobre 2007 ( Fumonisine ), ma nel corso del 2006 non si prevede alcuna revisione del Regolamento già pubblicato;
  • le varie organizzazioni sono invitate a proseguire gli studi sulla situazione delle Fusariotossine in vista del prossimo Forum, che si terrà a dicembre 2006 o gennaio 2007;
  • poiché entro luglio 2006 verranno definite le modalità di campionamento, verrà creato un gruppo di lavoro, di carattere consultivo, per rivedere tali metodi. Il gruppo potrà essere affiancato da “esperti” operatori del settore che si candideranno (con il solo ruolo di tecnici e non di rappresentanti del settore o dello Stato Membro di appartenenza);
  • Non esclude di rinviare oltre ottobre 2007 la data per l’entrata in vigore dei limiti per le fumonisine se al prossimo Forum non emergerà una situazione sufficientemente chiara, come nel caso della regolamentazione Aflatossine, la cui data di applicazione fu rinviata due volte per completare indagini e rivedere studi tossicologici; 

 

Redatto il 18 Gennaio 2006 da : Elena Brugna, Roberto Causin,  Enrico Costa, Marco Pasti  e Gianfranco Pizzolato del  “ Gruppo di  lavoro micotossine” ( info@aires.info ).

 

 

 

 

AGENDA – Fusarium forum – 13 January 2006

 

09 h 30      Welcome

 

09 h 40       Recent and future developments in EU-legislation

Presentation by Frans Verstraete, European Commission

* maximum levels of Fusarium-toxins in food

* prevention of Fusarium toxins in cereals and cereal products

* sampling of cereals: future developments

* (for information) developments on legislation on Fusarium-toxins in food

* outlook

 

10 h 00       Prevention of Fusarium toxins on wheat and maize

Presentation by Bruno Barrier Guillot, COPA-COGECA

 

10 h 30       Presence of fumonisins in maize

Presentation by Dr. M. A. Pasti, Italian working group for mycotoxins

* presence of fumonisins on Italian maize

* first reduction experiences at farm and industry

* possible consequences of legislation

Exchange of views and discussion

 

11 h 10        Sampling of cereals for Fusarium

Presentation by Guislaine Véron Delor, COPA-COGECA

 

11 h 30        Fusarium toxins in maize

Presentation by Euromaisiers

Exchange of views and discussion

 

12 h 10        Fate of Fusarium toxins in the food chain

Presentation by Dr. C. Hazel, RHMT, UK

Exchange of views and discussion

 

12 h 50         Fusarium-toxins in cereals and cereal products – some data from Austria

Presentation by Richard Öhlinger

 

13 h 05         Global discussion and conclusions

 

13 h 30         End of the forum

 

 

Simultaneous translation will be provided:

FR, DE, EN, IT, ES, NL into FR, DE, EN, IT, ES, NL.

 

Frans Verstraete

Tel. (32-2) 295 63 59

Fax: (32-2) 299 18 56

@mail: Frans.Verstraete@cec.eu.int

 

 



* ( A fronte di una tossicità doppia per il DON viene fissato un valore inferiore a quello per le fumonisine:

   DON, TDI= 1 µg/kg pc/d  limite di 1750 p.p.b.; Fumonisine TDI=2  µg/kg pc/d limite di 2000 p.p.b. Se si applicasse lo stesso criterio per DON e fumonisine il limite per queste ultime dovrebbe essere di 3500 p.p.b. n.d.r).